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Guida completa a Googlebot: come funziona e cosa analizza

Il Googlebot è uno strumento essenziale nel mondo del web marketing, svolgendo un ruolo cruciale nel processo di indicizzazione e classificazione delle pagine web da parte di Google. In questa guida completa, esamineremo a fondo il funzionamento di Googlebot e ci immergeremo nei dettagli di ciò che analizza per offrire una comprensione approfondita di questo elemento fondamentale nel panorama digitale.

Che cos’è e come funziona Googlebot

Tipi di Crawler di Google

Googlebot identifica due tipi principali di crawler: il crawler desktop e il crawler mobile. Il primo emula l’esperienza di un utente da dispositivo desktop, esplorando i contenuti web in modalità desktop-browser. Il secondo, invece, simula un utente da dispositivo mobile, analizzando le pagine destinate agli utenti mobili.

Entrambi i crawler condividono lo stesso token di prodotto, noto come user-agent, nel file robots.txt, il che significa che non è possibile selezionare selettivamente tra Googlebot Smartphone o Desktop tramite questo file. Tuttavia, Google tende a utilizzare Googlebot Smartphone per i siti ottimizzati per dispositivi mobili e il crawler desktop per i siti non ancora convertiti.

Il Ruolo del Crawler

Il crawler, anche noto come searchbot o spider, è un software utilizzato da Google e da altri motori di ricerca per raccogliere dati dal web. Googlebot è uno dei crawler di Google che attraversa il web alla ricerca di nuovi contenuti non ancora presenti nel suo database.

Googlebot effettua sia il crawling, ovvero la scansione delle pagine web, sia l’indicizzazione, ovvero l’archiviazione delle informazioni trovate. Funziona in modo semplice: rileva nuove pagine, ne esegue il rendering in un browser, carica l’HTML, il codice di terze parti, JavaScript e CSS, quindi memorizza le informazioni nel suo database per indicizzare e classificare le pagine.

Tempistiche di Googlebot

Googlebot è progettato per operare simultaneamente da diversi computer al fine di gestire l’ampia mole di dati presenti sul web. Di solito, effettua l’accesso alle pagine non più di una volta ogni pochi secondi, sebbene in alcuni casi la frequenza possa aumentare leggermente per brevi periodi. Inoltre, esegue molte scansioni da computer fisicamente vicini ai siti da esplorare.

Per evitare di sovraccaricare i server web, Googlebot è stato progettato per recuperare il maggior numero di pagine possibile in modo efficiente. Se un server è lento nel rispondere alle richieste di Googlebot, è possibile limitarne la frequenza di scansione tramite le impostazioni del sito su Google Search Console.

Impedire la Visita di Googlebot

Mentre Googlebot è essenziale per l’indicizzazione e il posizionamento nei motori di ricerca, ci sono situazioni in cui si desidera impedire a Googlebot di eseguire la scansione di determinate parti del proprio sito. Per fare ciò, è possibile utilizzare alcune opzioni:

  • File robots.txt: Questo file regola il crawling delle risorse di un sito, indicando agli spider quali sezioni devono essere esplorate o evitate.
  • Intestazione HTTP X-Robots-Tag: Questa opzione può essere percepita prima dai crawler rispetto al meta robots.
  • File del server web protetti da password: Proteggere determinate directory del server web con password può impedire l’accesso sia ai crawler che agli utenti.

È importante notare che impedire a Googlebot di eseguire la scansione di una pagina, indicizzarla o consentire l’accesso completo a una pagina comporta risultati diversi e può avere un impatto significativo sul traffico organico del sito.

In conclusione, Googlebot è una componente cruciale dell’ecosistema digitale che contribuisce in modo significativo al posizionamento e alla visibilità online di un sito web. Comprendere il suo funzionamento e le pratiche per gestirlo è fondamentale per il successo nel web marketing.